Un clic su Flickr
Flickr è un sito internet multilingue che permette ai propri iscritti di condividere le proprie fotografie personali con i propri conoscenti ovunque si trovino e con la comunità di fotoamatori più grande del mondo, via internet in un ambiente web 2.0.
Il sito internet, di proprietà del gruppo Yahoo!, è un punto di riferimento per i fotografi dilettanti e professionisti di tutto il mondo (è molto nutrito anche il gruppo di italiani), ed ha una libreria in continua crescita . Ogni minuto vengono inserite più di duemila nuove foto da parte dei suoi sette milioni di utenti.
(da wikipedia)
Il Tarlo vituale…
aNobii esiste dall’inizio del 2006, ed ha avuto una fortuna tale da essere tradotto ormai in diverse lingue, per poter soddisfare le esigenze di orde di lettori planetari. Il curioso nome di questa applicazione deriva dall’anobium punctatum, il comune tarlo del legno che nei paesi anglosassoni è familiarmente conosciuto come… bookworm (verme dei libri).
Anobii permette infatti, in maniera molto semplice e intuitiva , di creare una libreria condivisa in rete.
Alla semplicità di caricamento dei dati si uniscono le possibiità di dare un voto ai libri presenti in libreria,di aggiungere un commentopersonale o citazioni dai testi, di indicare lo stato del libro (terminato, in lettura etc) , riferimenti da inserire nel proprio blog, curiosare nelle librerie altrui alla ricerca di testi, trovare persone con gusti simili e comunicare con loro, creare gruppi di lettura e cataloghi tematici di testi .
Altro? una serie di statistiche, o il brivido di essere l’unico in Italia ad aver letto un libro…
Social music revolution..
Audioscrobbler fu creato da Richard Jones (detto “RJ”) quand’era ancora uno studente d’Informatica presso l’Università di Southampton. RJ sviluppò i primi plugin e aprì un’API per la comunità, riuscendo a supportare la maggior parte dei lettori musicali di diversi sistemi operativi. Il progetto originale di Audioscrobbler si limitava ad annotare quali brani gli utenti iscritti riproducevano nei rispettivi computer, per poi creare classifiche e filtri collaborativi.
Last.fm fu fondato nel 2002 da Felix Miller, Martin Stiksel, Michael Breidenbruecker e Thomas Willomitzer, che ebbero l’idea di un sito che combinasse il concetto di stazione radio su internet e quello di un network di utenti accumunati dalla passione per la musica: gli utenti potevano creare profili musicali in base alle proprie preferenze che generavano playlist dinamiche, anche grazie ai bottoni “love” e “ban” che permettevano di effettuare una scelta personalizzata dei brani.
La caratteristica principale del sito è quella di costruire un dettagliato profilo per ogni utente, gruppo, artista, album o canzoni che si vengono a creare, le statistiche sono aggiornate settimanalmente. Il sito prevede statistiche di artisti e tracce più ascoltate dell’ultima settimana, degli ultimi sei mesi, o dal momento della registrazione. Ma dall’aggiornamento dell’Agosto 2005 sono state aggiunte nuove funzionalità: un radio in streaming personalizzabile, uno spazio wiki in ogni pagina dell’artista per scriverne la biografia, la possibilità di creare gruppi di utenti che condividono le stesse passioni, gli stessi gusti ecc. Etichette discografiche e artisti sono incoraggiati a promuovuere la loro musica su Last.fm, perché verrà proposta agli utenti che hanno espresso preferenze simili, grazie al suo sistema di filtri e raccomandazioni. Last.fm ha una collezione di 100.000 canzoni. Come in molti altri siti musicali, sono disponibili demo di 30 secondi per ogni brano: l’obiettivo è quello di riprodurre quella musica mentre gli utenti ascoltano stazioni radio appropriate. Tuttavia, un metodo ancora più personalizzabile per ascoltare musica è quello di creare una playlist, aggiungendo a piacere un certo numero di canzoni, ascoltandole quando lo si vuole su internet, senza limiti di tempo.
(da Wikipedia)
Ora esiste una interfaccia completamente in italiano
LASCIATO IL CUORE IN UN FILM?
Ora anche gli appassionati di cinema hanno organizzato il proprio ‘social network’. Con iheartmovies, infatti, è possibile creare una DVDteca on line per organizzare, gestire e classificare la propria collezione di film e trovare facilmente i titoli che interessano. Tra le funzionalità del sito, c’è la suddivisione in categorie, la segnalazione di un titolo che è stato visto e la possibilità di consigliarlo, segnandolo anche come preferito.
L’ inserimento di titoli non è ancora molto immediato, e il sito è in inglese. Maturerà…
Nella sezione di condivisione foto, libri, musica, ho osservato un interessante interazione, un coinvolgimento d’intenti, che a volte su rete dà la possibilità d’interagire, organizzare una “società di rete” a carattere internazionale. Da docente mi sembra uno spunto didattico interessante, per un’attività collaborativa in classe, un valido modo di comunicare le proprie passioni, un motivo di socializzazione anche attraverso un hobby.
Esiste un corrispettivo di iheartmovies in italiano?